Tempo di lettura per bambini: 3 min
„Dove vai?“ – „Vado a Cogozzo.“ – „Io vado a Cogozzo, tu vai a Cogozzo: bene, bene, andiamo insieme.“
„Hai anche tu il marito? Come si chiama?“ – „Tito.“ – „Mio marito Tito, tuo marito Tito; io vado a Cogozzo, tu vai a Cogozzo: bene, bene, andiamo insieme.“
„Hai anche tu un bambino? Come si chiama?“ – „Pino.“ – „Il mio bambino Pino, il tuo bambino Pino; mio marito Tito, tuo marito Tito; io vado a Cogozzo, tu vai a Cogozzo: bene, bene, andiamo insieme.“
„E tu ce l’hai la cuna?“ – „Si chiama Sbattéiluna.“ – „La mia cuna Sbattéiluna, la tua cuna Sbattéiluna; il mio bambino Pino, il tuo bambino Pino; mio marito Tito, tuo marito Tito; io vado a Cogozzo, tu vai a Cogozzo: bene, bene, andiamo insieme.“
„Ce l’hai il servitorello?“ – „Si chiama Vabelbello.“ – „Il mio Vabelbello, il tuo Vabelbello; la mia cuna Sbattéiluna, la tua cuna Sbattéiluna; il mio bambino Pino, il tuo bambino Pino; mio marito Tito, tuo marito Tito; io vado a Cogozzo, tu vai a Cogozzo: bene, bene, andiamo insieme.“

Contesto
Interpretazioni
Linguistica
La fiaba „Donnette“ dei Fratelli Grimm non è una delle più conosciute, e sembra presentare una struttura ripetitiva e cadenzata tipica di alcune storie tradizionali. Nella conversazione tra i personaggi, vediamo come ogni domanda porti alla scoperta di elementi comuni, creando un effetto di accumulazione e ripetizione che caratterizza questo tipo di narrazione. Ecco gli elementi principali della storia, così come appaiono nel testo fornito:
Destinazione comune: Entrambi i personaggi dichiarano di voler andare a Cogozzo.
Marito: Entrambe le donne hanno un marito di nome Tito.
Bambino: Entrambe hanno un bambino di nome Pino.
Culla: Sia le donne hanno una culla chiamata Sbattéiluna.
Servitore: Entrambe possiedono un servitore di nome Vabelbello.
La struttura è caratterizzata da un dialogo in cui ciascuna delle due personagge scopre di avere in comune una serie di elementi con l’altra, consolidando così un legame o complicità che rende il viaggio verso Cogozzo una sorta di avventura condivisa. La fiaba gioca sulla ripetizione e sull’identità dei dettagli tra le due viaggiatrici, forse per simboleggiare la solidarietà o il destino comune.
Questa storia delle „Donnette,“ parte delle fiabe raccolte dai Fratelli Grimm, gioca sulla ripetizione e sulla somiglianza delle situazioni tra i due personaggi.
Ogni donna sembra avere una vita speculare all’altra: stesso nome del marito, Tito; stesso nome del bambino, Pino; stessa destinazione, Cogozzo. Anche gli oggetti e i nomi come la cuna „Sbattéiluna“ e il servitorello „Vabelbello“ rafforzano questa simmetria.
Le ripetizioni nel dialogo tra le donne creano un ritmo cantilenante, quasi ipnotico, che sottolinea l’assurdità del loro incontro e della loro conversazione. Questo tipo di racconto mette in luce temi di comunità e identità, esplorando come le vite possono rispecchiarsi fino a perdere le distinzioni individuali. La ripetizione serve a enfatizzare l’idea di un’identità collettiva, dove ognuno potrebbe essere l’altro, in un gioco di specchi che unisce e, allo stesso tempo, confonde.
Questa fiaba dei Fratelli Grimm è caratterizzata da una struttura dialogica e ripetitiva, che crea un ritmo quasi ipnotico. La ripetizione di frasi e la struttura cumulativa dei dialoghi servono a mettere in risalto i dettagli della vita dei personaggi, sottolineando le similitudini tra le donne coinvolte nella conversazione.
Repetizione e Parallelismi: La struttura della fiaba si basa su un meccanismo reiterativo, dove ogni nuovo scambio di battute aggiunge un elemento al quadro complessivo, mantenendo però invariati gli elementi già detti. Questo espediente rende la narrazione quasi cantilenante, come una filastrocca.
Tipologia Dialogica: Il dialogo si sviluppa tramite domande e risposte brevi, mirate a confrontare le esperienze delle due donne, accentuando il parallelo tra le loro vite.
Nominalizzazione
Ogni elemento discorsivo viene rappresentato con nomi propri: Tito, Pino, Sbattéiluna, Vabelbello. Queste scelte onomastiche sono fantasiose e giocose, tipiche della narrativa per l’infanzia, e danno una personalità unica agli oggetti e alle persone.
Tema della Somiglianza: La fiaba esplora il tema della similitudine tra le persone, con le due donne che si scoprono sempre più simili man mano che il dialogo procede. Questo suggerisce una riflessione sulla comunità e sull’universalità delle esperienze umane.
Ambientazione e Movimento: La menzione di „Cogozzo“ come destinazione fissa un punto di riferimento spaziale attorno al quale si sviluppa il dialogo, creando una cornice per l’incontro e l’unione delle due protagoniste.
Tono e Atmosfera: Il tono è leggero e gioioso, tipico delle fiabe che celebrano l’incontro e la collaborazione. L’idea di „andare insieme“ enfatizza la connessione e l’armonia tra i personaggi.
Questa struttura ripetitiva ricorda lo schema delle filastrocche, comune nella tradizione orale, che aiuta a memorizzare e coinvolgere l’ascoltatore, soprattutto i bambini, nella narrazione.
Informazioni per analisi scientifiche
Indicatore | Valore |
---|---|
Numero | KHM 140 |
Aarne-Thompson-Uther Indice | ATU Typ 1940 |
Traduzioni | DE, EN, DA, ES, FR, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH |
Indice di leggibilità di Björnsson | 31.8 |
Flesch-Reading-Ease Indice | 34.1 |
Flesch–Kincaid Grade-Level | 11 |
Gunning Fog Indice | 10.1 |
Coleman–Liau Indice | 9.1 |
SMOG Indice | 12 |
Indice di leggibilità automatizzato | 3.5 |
Numero di caratteri | 1.000 |
Numero di lettere | 715 |
Numero di frasi | 17 |
Conteggio parole | 169 |
Parole medie per frase | 9,94 |
Parole con più di 6 lettere | 37 |
Percentuale di parole lunghe | 21.9% |
Sillabe totali | 325 |
Sillabe medie per parola | 1,92 |
Parole con tre sillabe | 45 |
Parole di percentuale con tre sillabe | 26.6% |