Tempo di lettura per bambini: 8 min
Attenzione: Questa è una storia spaventosa.
C’era una volta un mugnaio che aveva una bella figlia; e quando fu in età da marito pensò: „Se si presenta un pretendente come si deve e me la chiede in moglie, gliela darò, in modo da sistemarla.“ Ora avvenne che arrivò un pretendente che sembrava molto ricco; e il mugnaio, non trovando nulla da ridire, gli promise sua figlia. Ma la fanciulla non lo amava come si deve amare un fidanzato, e provava orrore in cuor suo ogni volta che lo guardava o che pensava a lui. Un giorno egli le disse: -Sei la mia fidanzata e non vieni mai a trovarmi-. La fanciulla rispose: -Non so dov’è la vostra casa-. -La mia casa è la fuori, nel folto del bosco- rispose il fidanzato. Allora ella cercò delle scuse e disse: -Non riuscirò a trovare la strada-. Ma egli replicò: -Devi venire da me domenica prossima, ho già fatto degli inviti e perché‚ tu possa trovare la strada la cospargerò di cenere-. La domenica, quando la fanciulla stava per mettersi in cammino, le venne una gran paura. Si riempi le tasche di ceci e lenticchie: all’ingresso del bosco era sparsa la cenere, ella la seguì ma a ogni passo gettava qualche cece in terra a destra e a sinistra. Camminò quasi tutto il giorno fino a quando giunse a una casa isolata nel più folto del bosco.

Dentro non c’era nessuno; regnava il più profondo silenzio. D’un tratto una voce gridò:-Scappa, sposina, qui abitano tanti feroci e temibili briganti!-. La fanciulla alzò gli occhi e vide che a gridare era stato un uccello rinchiuso in una gabbia. Di nuovo quello gridò:-Scappa, sposina, qui abitano tanti feroci e temibili briganti!-La bella sposa andò da una stanza all’altra e girò per la casa, ma era tutta vuota e non trovò anima viva. Finalmente giunse in cantina; là sedeva una vecchia decrepita. -Potete dirmi se il mio fidanzato abita qui?- domandò la ragazza. -Ah, povera bimba- rispose la vecchia -sei finita in un covo di assassini; le tue nozze saranno anche la tua morte: il brigante ti ucciderà. Vedi, ho dovuto mettere sul fuoco un gran paiolo pieno d’acqua. Se cadi nelle loro mani, ti fanno a pezzi, poi ti fanno bollire e ti mangiano. Se non ti salvo sei perduta!- La vecchia la nascose così dietro una grossa botte e disse: -Sta‘ cheta e non muoverti o sei spacciata! Fuggiremo quando i briganti dormiranno: da un pezzo ne aspettavo l’occasione-. Aveva appena pronunciato queste parole che i malviventi giunsero a casa trascinando con s‚ un’altra fanciulla; erano ubriachi e non badavano al suo pianto e alle sue grida. Le fecero bere tre bicchieri di vino, uno bianco, uno rosso e uno giallo; e il cuore le si schiantò. Poi le strapparono di dosso le belle vesti, la misero su di una tavola, fecero a pezzi il bel corpo e lo cosparsero di sale. La povera sposa dietro la botte era terrorizzata, temendo di dover subire la stessa sorte. Uno dei malviventi notò che l’uccisa portava un anello d’oro al dito e, non riuscendo subito a sfilarlo, prese una scure e mozzò il dito. Ma questo schizzò in aria e cadde dietro alla botte, proprio in grembo alla sposa. Il brigante prese un lume e si mise a cercarlo, ma non lo pot‚ trovare. Allora un altro disse: -Hai cercato anche dietro la grossa botte?-. Ma la vecchia gridò: -Venite a mangiare, cercherete domani; il dito mica vi scappa!-. I briganti smisero di cercare e si apprestarono a mangiare e a bere; ma la vecchia aveva versato loro un sonnifero nel vino, cosicché‚ si coricarono bell’e in cantina, si addormentarono e si misero a russare. Udendoli, la sposa uscì da dietro la botte, ma dovette scavalcare tutti i dormienti che giacevano in fila per terra e aveva una gran paura di svegliarne qualcuno. Ma con l’aiuto di Dio riuscì a passare, salì con la vecchia, e insieme fuggirono dalla casa degli assassini. Il vento aveva soffiato via la cenere, ma ceci e lenticchie erano germogliati e al chiaro di luna indicavano loro la via. Camminarono tutta la notte e giunsero al mulino la mattina dopo. La fanciulla raccontò al padre tutto quel che era accaduto. Quando venne il giorno delle nozze, comparve lo sposo; e il mugnaio aveva invitato tutti i suoi parenti e amici. A tavola ognuno dovette raccontare una storia. Allora lo sposo le disse: -Non hai niente da raccontare, cuor mio? Narra qualcosa anche tu-. Ella rispose: -Racconterò un sogno. Me ne andavo per un bosco e giunsi a una casa. Non c’era anima viva, ma soltanto un uccello, in una gabbia, che gridò per due volte:“Scappa, sposina, qui abitano tanti feroci e temibili briganti!“–Amor mio, non è che un sogno.- -Attraversai tutte le stanze ma erano vuote. Finalmente giunsi in cantina dove trovai una vecchia decrepita. „Abita qui il mio sposo?“ le domandai. Ma lei rispose: „Ah, povera bimba, sei finita in un covo di assassini! Il fidanzato ti ucciderà, ti farà a pezzi e poi ti farà bollire per mangiarti!.“- -Amor mio, non è che un sogno.- -Ma la vecchia mi nascose dietro una grossa botte, e non appena fui nascosta tornarono i briganti trascinando con s‚ una fanciulla. Le fecero bere tre qualità di vino: bianco, rosso e giallo; e il cuore le si schiantò.- -Amor mio, non è che un sogno.- -Poi le strapparono di dosso le belle vesti e, sulla tavola, fecero a pezzi il bel corpo e lo cosparsero di sale.- -Amor mio, non è che un sogno.- -Uno dei briganti vide che ella portava al dito un anello d’oro e, siccome non gli riusciva di sfilarlo, prese una scure e tagliò il dito. Ma questo schizzò in aria e cadde dietro la grossa botte, proprio nel mio grembo. Ed eccolo qui.- Così dicendo, lo tirò fuori e lo mostrò ai presenti. Il brigante, che all’udire il racconto era diventato bianco come gesso dallo spavento, vedendo il dito volle fuggire, ma gli ospiti lo fermarono e lo consegnarono al tribunale, dove fu giustiziato con tutta la banda per le sue infamie.

Contesto
Interpretazioni
Linguistica
„Il fidanzato brigante“ è una delle fiabe dei Fratelli Grimm, caratterizzata da temi di inganno e pericolo, tipici delle storie popolari di un tempo. In questa fiaba, una giovane donna si fidanza con un uomo apparentemente ricco, ma scopre che lui è il capo di una banda di briganti. Invitata a visitarlo, viene guidata verso la sua casa nel bosco seguendo una pista di cenere, ma si sente inquieta e dissemina ceci e lenticchie lungo il percorso per ritrovare la strada.
Giunta alla dimora, scopre attraverso un uccello in gabbia e una vecchia serva che si trova nel covo di assassini. Col passare degli eventi, la giovane assiste a un omicidio brutale e riporta una prova critica dell’orrore osservato: un dito mozzato con un anello d’oro. Con l’aiuto della serva, fugge e riesce a tornare a casa sana e salva.
Nel giorno del matrimonio, la giovane utilizza la sua esperienza per smascherare lo sposo, raccontando gli eventi come fossero un sogno. Quando mostra il dito come prova, il brigante tenta di fuggire, ma viene catturato e condannato insieme ai suoi complici.
Questa fiaba trasmette un messaggio sulla prudenza nel fidarsi degli sconosciuti e sull’importanza dell’intuito e dell’ingegno per sfuggire a situazioni pericolose. Anche se oscura, la storia culmina in giustizia e liberazione dalla minaccia dei briganti.
La fiaba „Il fidanzato brigante“ dei Fratelli Grimm è una storia oscura e piena di suspense che esplora temi di pericolo, inganno e salvezza. La trama si sviluppa attorno a una giovane donna che sta per sposare un uomo che, a prima vista, sembra il pretendente perfetto, ma che si rivela invece essere un pericoloso criminale. Questa storia contiene diversi elementi tipici delle fiabe, come la presenza di un uccello parlante, una vecchia saggia, e la simbolica fuga attraverso un bosco, che è spesso utilizzato nelle fiabe come metafora di pericoli e prove da superare.
Le „diverse interpretazioni“ della fiaba possono riguardare diversi aspetti:
Simbolismo del bosco: Il bosco nella fiaba rappresenta un luogo di pericolo e sconosciuto, ma anche di trasformazione. Serve come un passaggio attraverso il quale la protagonista deve attraversare per scoprire la verità sul suo fidanzato e, successivamente, per scappare.
Il ruolo delle donne: Contrariamente a molte altre fiabe, qui la giovane donna non è una vittima passiva. Dimostra intelligenza e intraprendenza, portando con sé ceci e lenticchie per segnare il percorso e sfuggire alla casa del terrore. Questo può essere visto come una celebrazione della forza e astuzia femminile.
Critica sociale: La storia potrebbe essere intesa come una critica sociale alla pratica di combinare matrimoni basandosi principalmente sulla convenienza economica senza considerare il carattere morale del partner. La superficialità del mugnaio nel valutare il pretendente esclusivamente sulla base della sua ricchezza porta la figlia quasi alla rovina.
L’importanza del raccontare storie: La rivelazione attraverso una storia, che la protagonista utilizza per svelare la vera natura del suo fidanzato, sottolinea il potere della narrazione come una forma di verità e giustizia. Raccontare la sua esperienza di fronte a testimoni porta alla cattura e alla punizione del brigante.
La funzione salvifica della memoria e della testimonianza: L’atto di raccontare la storia davanti agli invitati del matrimonio è cruciale. Non solo aiuta la protagonista a elaborare i suoi traumi, ma funge anche da testimonianza che porta alla punizione del colpevole.
Questa fiaba, pur nella sua brevità, offre molti spunti di riflessione su temi complessi e universali, dimostrando la potenza delle fiabe nel trasmettere insegnamenti morali e sociali.
L’analisi linguistica della fiaba „Il fidanzato brigante“ dei Fratelli Grimm rivela numerosi elementi e motivi tipici delle fiabe classiche, così come specifiche peculiarità stilistiche e linguistiche.
Struttura Narrativa: La fiaba segue una struttura classica in cui l’eroina (in questo caso, la fanciulla) affronta delle prove che culminano nella risoluzione finale. La narrazione inizia con la presentazione del contesto e dei personaggi (il mugnaio e la figlia), seguito da un elemento perturbante (l’arrivo del pretendente brigante), lo sviluppo delle peripezie (il viaggio nel bosco, l’incontro con la vecchia), e infine il lieto fine (la scoperta e la punizione del brigante).
Elementi Ricorrenti delle Fiabe
*Frasi Topiche*: L’inizio con „C’era una volta“ è un’apertura tipica per segnare l’inizio di una fiaba, collocandola in un tempo indefinito.
*La Foresta*: Il luogo del bosco è simbolico e usualmente rappresenta un luogo di prove e difficoltà.
*Prove e Aiutanti Magici*: La vecchia che aiuta la protagonista e l’uccello che avverte del pericolo sono caratteristici elementi delle fiabe, in cui l’eroe o l’eroina riceve aiuto da personaggi magici o mentori.
Stile e Linguaggio
*Linguaggio Semplice*: La fiaba utilizza un linguaggio semplice e diretto, tipico dei racconti tradizionali, per essere accessibile a un pubblico ampio, inclusi i bambini.
*Dialoghi e Ripetizioni*: I dialoghi sono brevi e ripetitivi, il che aiuta a creare ritmo e a solidificare i temi principali. La ripetizione della frase „Amor mio, non è che un sogno“ serve a mantenere la tensione e suggerisce l’incredulità o la negazione dello sposo.
*Descrizioni Vivide*: Le descrizioni sono concise ma sufficientemente vivide da evocare immagini forti, come nel caso del dito mozzato che cade nel grembo della sposa.
Temi e Simbolismi
*Il Pericolo e il Salvataggio*: La fiaba esplora il tema del pericolo imminente e del salvataggio, con la protagonista che rimane in pericolo finché trova un modo per sfuggire grazie al suo ingegno e all’aiuto della vecchia.
*La Giustizia e la Morale*: La conclusione con la punizione del brigante e della sua banda stabilisce un messaggio morale chiaro, comune nelle fiabe: il male verrà sempre scoperto e punito.
Aspetti Culturali: La fiaba riflette anche aspetti culturali della società in cui fu scritta, come l’importanza data ai matrimoni combinati e l’idea che il benessere economico possa prevalere sui sentimenti personali nell’accettare un pretendente.
L’uso di questi elementi crea un racconto che, pur nella sua semplicità, offre profondità e simbolismo, invitando il pubblico a riflettere su tematiche di fiducia, inganno e giustizia.
Informazioni per analisi scientifiche
Indicatore | Valore |
---|---|
Numero | KHM 40 |
Aarne-Thompson-Uther Indice | ATU Typ 955 |
Traduzioni | DE, EN, DA, ES, FR, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH |
Indice di leggibilità di Björnsson | 35.8 |
Flesch-Reading-Ease Indice | 29.6 |
Flesch–Kincaid Grade-Level | 12 |
Gunning Fog Indice | 16.2 |
Coleman–Liau Indice | 10 |
SMOG Indice | 12 |
Indice di leggibilità automatizzato | 7.1 |
Numero di caratteri | 5.750 |
Numero di lettere | 4.493 |
Numero di frasi | 65 |
Conteggio parole | 1.023 |
Parole medie per frase | 15,74 |
Parole con più di 6 lettere | 205 |
Percentuale di parole lunghe | 20% |
Sillabe totali | 1.950 |
Sillabe medie per parola | 1,91 |
Parole con tre sillabe | 254 |
Parole di percentuale con tre sillabe | 24.8% |