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Il fuligginoso fratello del diavolo
Grimm Märchen

Il fuligginoso fratello del diavolo - Fiaba dei Fratelli Grimm

Tempo di lettura per bambini: 8 min

Un soldato in congedo non aveva di che vivere e non sapeva che pesci prendere. Andò nel bosco e, dopo aver camminato per un po‘, incontrò un omino che era il diavolo. L’omino gli disse: „Che cos’hai? Hai un’aria così triste!“ Allora il soldato rispose: „Ho fame e non ho denaro.“ Disse il diavolo: „Se vuoi entrare al mio servizio e diventare mio servo, ne avrai abbastanza per tutta la vita. Devi servirmi per sette anni, poi sarai libero, ma a una condizione: non puoi lavarti n‘ pettinarti, non devi soffiarti il naso, n‘ tagliarti unghie e capelli, non devi asciugarti gli occhi.“ Il soldato disse: „E sia se così dev’essere!“ E se n’andò con l’omino che lo condusse dritto all’inferno. Poi gli disse quali erano i suoi compiti: doveva attizzare il fuoco sotto i paioli dov’erano i dannati, tenere pulita la casa, portare la spazzatura dietro la porta e badare che fosse tutto in ordine. Ma se avesse guardato anche una sola volta nei paioli, gli sarebbe andata male. Il soldato disse: „Va bene, provvederò a tutto.“ Il vecchio diavolo tornò a uscire, e il soldato incominciò il suo servizio: accese il fuoco, scopò e portò la spazzatura dietro la porta. Quando il vecchio diavolo ritornò, si mostrò soddisfatto e uscì per la seconda volta. Il soldato si guardò bene attorno: tutt’in giro c’erano i paioli, e sotto era acceso un bel fuoco e si sentiva bollire e sfrigolare. Avrebbe dato l’anima per guardarci dentro, ma gli era stato vietato così severamente! Alla fine non pot‚ più trattenersi, si avvicinò e sollevò un pochino il coperchio del primo paiolo, guardandoci dentro. Ci vide seduto dentro il suo antico furiere. „Ah, merlo!“ disse, „sei qui? Sono stato nelle tue mani, adesso sei tu nelle mie!“ Lasciò cadere in fretta il coperchio, attizzò il fuoco e aggiunse dell’altra legna. Poi andò al secondo paiolo, sollevò un poco il coperchio e diede un’occhiatina: dentro c’era il suo alfiere. „Ah, merlo!“ disse, „sei qui? Sono stato nelle tue mani, adesso sei tu nelle mie!“ Chiuse di nuovo il coperchio e aggiunse un altro ceppo, che lo scaldasse per bene. Adesso volle vedere chi c’era nel terzo paiolo: c’era addirittura il suo generale. „Ah, merlo!“ disse, „sei qui? Sono stato nelle tue mani, adesso sei tu nelle mie!“ Prese il soffietto e fece divampare il fuoco dell’inferno proprio sotto quel paiolo. Così prestò servizio per sette anni; non si lavò, non si pettinò, non si soffiò il naso, non si tagliò n‘ unghie n‘ capelli e non si asciugò gli occhi, e i sette anni passarono così in fretta che gli sembrò non fossero trascorsi più di sei mesi. Quando fu trascorso tutto quel tempo, venne il diavolo e disse: „Bene, che cosa hai fatto?“ – „Ho attizzato il fuoco sotto i paioli, ho spazzato e portato la spazzatura dietro la porta.“ – „Però hai anche guardato dentro ai paioli. Per tua fortuna hai aggiunto altra legna, altrimenti eri perduto. Adesso il tuo servizio è finito; vuoi tornare a casa?“ – „Sì,“ rispose il soldato, „vorrei vedere che cosa fa mio padre.“ Disse il diavolo: „Perché‚ tu abbia il compenso che ti sei meritato, va‘ a riempirti lo zaino di spazzatura, e portatela a casa. Devi andare senza lavarti, senza pettinarti, con i capelli e la barba lunga, con le unghie non tagliate e gli occhi cisposi; e se ti chiedono da dove vieni, devi dire: ‚Dall’inferno.‘ E se ti chiedono chi sei, devi dire: ‚Il fuligginoso fratello del diavolo e il re di me stesso.'“ Il soldato tacque e fece quello che gli aveva detto di fare il diavolo, ma non era affatto soddisfatto della sua ricompensa.

Quando ritornò sulla terra e si trovò nel bosco, tolse lo zaino dalla schiena e voleva vuotarlo. Ma quando lo aprì, la spazzatura era diventata oro puro. Al vederlo, egli fu tutto contento ed entrò in città. Davanti all’osteria c’era l’oste, e vedendolo venire si spaventò perché‚ aveva un aspetto orrendo, peggio di uno spaventapasseri. Lo chiamò e gli disse: „Da dove vieni?“ – „Dall’inferno.“ – „Chi sei?“ – „Il fuligginoso fratello del diavolo e il re di me stesso.“ L’oste non voleva lasciarlo entrare ma, quando gli mostrò l’oro, andò ad aprirgli egli stesso la porta. Il soldato si fece dare la stanza migliore, si fece servire di tutto punto, mangiò e bevve a sazietà, ma non si lavò, n‚ si pettinò come gli aveva detto di fare il diavolo; infine si mise a letto. Ma l’oste continuava ad avere davanti agli occhi quello zaino pieno d’oro, e non ebbe pace finché, durante la notte, entrò di soppiatto e glielo rubò.

Il mattino dopo, quando il soldato si alzò, voleva pagare l’oste e proseguire il cammino, ma lo zaino era sparito. Subito si dominò e pensò: „Della tua sfortuna non hai colpa.“ E se ne tornò dritto all’inferno dove si lagnò con il vecchio diavolo della sua sventura e gli chiese aiuto. Il diavolo disse: „Ti laverò, ti pettinerò e ti soffierò il naso, ti taglierò unghie e capelli e ti pulirò gli occhi.“ Quand’ebbe finito, tornò a dargli lo zaino pieno di spazzatura e disse: „Vai e di‘ all’oste di ridarti l’oro, altrimenti vengo io a prenderlo e lo faccio lavorare al tuo posto.“ Il soldato tornò su e disse all’oste: „Tu hai rubato il mio oro: se non me lo restituisci, finirai all’inferno al mio posto, e avrai l’aspetto orribile che avevo io.“ Allora l’oste gli diede l’oro e n’aggiunse dell’altro ancora, pregandolo di tacere; così egli divenne un uomo ricco.

Si mise in cammino per tornare da suo padre, si comprò un brutto camiciotto di tela e se n’andò in giro a suonare, poiché‚ all’inferno, stando con il diavolo, aveva imparato. Nel paese c’era un vecchio re, ed egli dovette suonare alla sua presenza; il re ne fu così contento, che gli promise in moglie la figlia maggiore. Ma quando costei udì che doveva sposare un uomo qualsiasi, con un camiciotto bianco, disse: „Piuttosto mi butterei in fondo a un pozzo.“ Allora il re gli diede la più giovane, che acconsentì per amore del padre. Così il fuligginoso fratello del diavolo sposò la principessa e alla morte del vecchio re ereditò anche il regno.

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Contesto

Interpretazioni

Linguistica

„Il fuligginoso fratello del diavolo“ è una delle fiabe meno conosciute dei Fratelli Grimm, ma è ricca di elementi caratteristici delle loro storie, come il tema del patto con il diavolo, prove da superare, e una trasformazione finale.

La storia inizia con un soldato in congedo che, essendo in difficoltà economiche, accetta di servire il diavolo per sette anni in cambio di una vita senza preoccupazioni materiali. Durante questo periodo, al soldato vengono imposte condizioni particolari che lo rendono fisicamente trascurato e sgradevole: non deve lavarsi, pettinarsi, né prendersi cura di sé in alcun modo.

Nonostante le restrizioni, la curiosità del soldato lo spinge a controllare i paioli all’inferno, dove scopre i suoi superiori militari, ora dannati. Tuttavia, compie i suoi compiti aggiungendo legna ai fuochi, e questo gli salva la vita.

Alla fine del suo servizio, il diavolo gli dà come compenso uno zaino di spazzatura, che si trasforma in oro puro una volta tornato sulla terra, proprio come promesso. Questo oro diventa però oggetto di sotterfugi, poiché un oste lo ruba durante la notte. Il soldato ritorna allora dal diavolo per chiedere aiuto e riceve un nuovo zaino e un aspetto completamente rinnovato. Grazie a questo, riesce a recuperare il suo oro.

Diventato ricco, il soldato attira l’attenzione di un re il quale, colpito dalle sue capacità musicali acquisite all’inferno, gli offre in sposa la figlia minore, nonostante la riluttanza della maggiore. Alla fine, il soldato diventa re e sposa la principessa, ereditando il regno.

La fiaba esplora temi come il vantaggio di rispettare le regole e le promesse, il potere della trasformazione fisica e sociale, e il fatto che la virtù e l’ingegno possono portare al successo e alla felicità, nonostante le apparenti avversità iniziali.

„Il fuligginoso fratello del diavolo“ dei Fratelli Grimm è una fiaba che, come molte altre storie dei Grimm, continua a stimolare diverse interpretazioni a causa dei suoi temi complessi e dei suoi simbolismi ambigui.
Critica Sociale e Giustizia: La storia critica l’ingiustizia sociale e la corruzione attraverso la figura del soldato. Lui, nonostante avesse servito fedelmente il suo paese, si ritrova senza niente e costretto a servire il diavolo. Solo quando si apre a una nuova esperienza, seppur insolita e rischiosa, riesce a trasformare la sua sfortuna in ricchezza. La sorte dei suoi superiori, che sono puniti per la loro condotta, può essere vista come un desiderio di giustizia.

Simbolismo del Cambiamento: Il viaggio del soldato all’inferno e la sua trasformazione possono essere visti come un simbolo di crescita personale e cambiamento. L’esperienza all’inferno lo trasforma fisicamente e psicologicamente, permettendogli di ritornare alla vita con una nuova prospettiva e nuove fortune.

Il Contratto Faustiano: La storia può essere considerata una variante del mito di Faust, dove il protagonista cede parte della sua libertà e umanità (rinunciando alla cura personale) in cambio di ricchezze e potere. Tuttavia, a differenza della storia di Faust, il soldato riesce a uscire dal contratto con un vantaggio – un tema comune nelle storie popolari dove l’astuzia umana supera le forze del male.

Sul Valor Personale e Identità: La fiaba esplora l’idea di diventare „il re di se stessi“. Nonostante il suo aspetto e la perdita delle sue libertà fisiche, il soldato rimane fedele a se stesso e alla fine emerge vittorioso, guadagnandosi il rispetto, la ricchezza e una posizione di potere.

Relazioni di Potere e Servizio: Il soldato sperimenta entrambe le facce delle relazioni di potere: da servo a padrone di se stesso. Attraverso il servizio al diavolo, impara le regole del potere e dell’inganno, che poi utilizza per ottenere un vantaggio nel mondo umano.

„Il fuligginoso fratello del diavolo“ è una fiaba che stimola la riflessione sui temi del potere, del servizio e dell’autodeterminazione, offrendo una visione dell’interazione tra forza individuale e circostanze esterne.

„L’analisi linguistica della fiaba ‚Il fuligginoso fratello del diavolo‘, una delle storie raccontate dai Fratelli Grimm, offre numerosi spunti di riflessione. Questa fiaba, come molte altre nel repertorio dei Grimm, utilizza un linguaggio semplice e diretto, caratterizzato da strutture ripetitive e sequenze di eventi tipiche delle narrazioni orali tradizionali.

Struttura e Temi

Struttura Narrativa: La fiaba segue una sequenza lineare di eventi, un tratto distintivo delle narrative orali che ne facilita la memorizzazione e la trasmissione. La presenza del numero sette (sette anni di servizio) è un elemento frequente nelle fiabe, simbolizzando un ciclo completo o un periodo di prova.

Motivi Ricorrenti

Patti con il Diavolo: Un tema comune nelle storie popolari che esplora la tentazione e la conseguenza della cupidigia umana.
La Trasformazione attraverso la Sofferenza: Il soldato subisce una trasformazione fisica e morale durante il suo servizio all’inferno, culminando in una ricompensa finale che cambia il suo destino sociale.
Giustizia Poetica: Gli individui che si sono comportati ingiustamente, come l’oste, finiscono per pagare il prezzo della loro avidità.

Dialoghi e Descrizioni: I dialoghi sono brevi e diretti, rispecchiando lo stile conciso tipico delle fiabe. Le descrizioni sono vivide e viscerali, come nella rappresentazione del soldato dopo sette anni di servizio senza potersi pulire.

Simbolismo e Metafore

Il colore nero della fuliggine: Evoca impurità, peccato e trasformazione attraverso l’oscurità. Funziona anche come metamorfosi da uno stato di degradazione a una nuova identità.
La spazzatura che diventa oro: Un simbolo della capacità di trasformare l’ordinario in straordinario, a suggerire che il vero valore spesso si nasconde sotto apparenze umili.

Implicazioni Morali e Sociali

– La storia riflette una moralità in cui il duro lavoro, l’accettazione delle difficoltà e la lealtà portano alla ricompensa, un tema coerente con le etiche narrative dell’epoca. Offre una critica sociale sulle apparenze e sull’abilità di individuare il valore interiore, poiché il soldato, nonostante il suo aspetto terrificante, si rivela essere l’eroe e prende il suo posto nel mondo sociale elevato.

Questa fiaba, come molte create dai Grimm, non solo intrattiene ma insegna lezioni sulla perseveranza, sulla natura ingannevole delle apparenze e sul potere trasformativo del carattere personale. „


Informazioni per analisi scientifiche

Indicatore
Valore
NumeroKHM 100
Aarne-Thompson-Uther IndiceATU Typ 475
TraduzioniDE, EN, DA, ES, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH
Indice di leggibilità di Björnsson36.4
Flesch-Reading-Ease Indice30.4
Flesch–Kincaid Grade-Level12
Gunning Fog Indice16
Coleman–Liau Indice10.4
SMOG Indice12
Indice di leggibilità automatizzato7.4
Numero di caratteri5.968
Numero di lettere4.629
Numero di frasi66
Conteggio parole1.038
Parole medie per frase15,73
Parole con più di 6 lettere215
Percentuale di parole lunghe20.7%
Sillabe totali1.969
Sillabe medie per parola1,90
Parole con tre sillabe254
Parole di percentuale con tre sillabe24.5%
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