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Il vecchio Sultano
Grimm Märchen

Il vecchio Sultano - Fiaba dei Fratelli Grimm

Tempo di lettura per bambini: 6 min

Un contadino aveva un cane fedele di nome Sultano, che era diventato vecchio e non era più in grado di acchiappare nulla. Un giorno il contadino si trovava in cortile con la moglie e diceva -Domani ucciderò il vecchio Sultano: non è più buono a nulla- La donna ebbe compassione della povera bestia e rispose: -Ci ha serviti fedelmente per tanti anni! Potremmo continuare a mantenerlo per carità-. -Ma che dici?- replicò l’uomo -sei matta: non ha più un dente in bocca, e nessun ladro potrebbe averne paura; ci ha serviti e in cambio ha avuto buoni pranzetti. Adesso che non è più buono a nulla è ora che se ne vada.- Il cane, che era disteso lì vicino e aveva sentito tutto, si spaventò ed era triste che l’indomani fosse il suo ultimo giorno. Sultano aveva un buon amico, il lupo. La sera, di nascosto, andò a trovarlo nel bosco e gli raccontò il triste destino che lo attendeva. -Non preoccuparti- disse il lupo -ho un’idea. Domani, allo spuntar del giorno, il tuo padrone e sua moglie vanno a prendere il fieno e portano con s‚ il loro piccino. Mentre lavorano lo mettono all’ombra dietro la siepe: sdraiati vicino a lui, come se volessi fargli la guardia. In quel momento io uscirò dal bosco e lo rapirò; tu corrimi dietro più in fretta che puoi, come se me lo volessi strappar via. Poi lo lascerò cadere e tu lo riporterai indietro, così crederanno che l’abbia salvato tu e te ne saranno troppo grati per farti del male; anzi tornerai a essere nelle loro grazie e non ti faranno mai mancare nulla.- La proposta piacque al cane, e tutto andò secondo le previsioni. Il contadino si mise a gridare vedendo il lupo correr via per il campo con il suo bambino, ma quando il vecchio Sultano glielo riportò, tutto felice lo accarezzò e disse: -Non ti farò alcun male, ti manterrò gratuitamente finché‚ vivrai-. Poi disse alla moglie: -Va‘ subito a casa e prepara una zuppa che non sia da masticare per il vecchio Sultano; dagli anche il mio guanciale, glielo regalo per la sua cuccia-. Da quel giorno in poi, il vecchio cane fu trattato con ogni riguardo, ed egli non avrebbe potuto desiderare di meglio. Il lupo venne a fargli visita e si rallegrò che tutto fosse andato secondo il loro disegno. -Senti compare- disse poi -chiuderai un occhio se per caso rubassi al tuo padrone una bella pecora. Oggigiorno è difficile tirare a campare!- -No- rispose il cane -io sono fedele al mio padrone; non posso concedertelo!- Ma il lupo pensò che il cane non facesse sul serio e, di notte, venne a prendersi il buon bocconcino. Invece il fedele Sultano aveva avvertito il suo padrone, e questi aspettò il lupo nel granaio e lo conciò per le feste. Il lupo dovette darsela a gambe, ma gridò al cane: -Questa me la pagherai, cattivo compagno!-. La mattina dopo il lupo mandò il cinghiale a chiamare il cane nel bosco, per risolvere la questione. Ma il cane non pot‚ trovare nessun padrino, all’infuori di un gatto con tre zampe. Quando si misero in cammino insieme, il povero gatto zoppicava e rizzava la coda per il dolore. Il lupo e il suo padrino si trovavano già sul posto ma, quando videro arrivare l’avversario, pensarono che portasse con s‚ una sciabola, mentre non si trattava che della coda del gatto. E vedendo la povera bestia saltellare su tre gambe, credettero che stesse raccogliendo pietre per lanciarle addosso a loro. Allora s’impaurirono tutti e due: il cinghiale si nascose nel fogliame, mentre il lupo saltò su di un albero. Avvicinandosi, il cane e il gatto si stupirono di non vedere nessuno. Ma il cinghiale non aveva potuto nascondersi del tutto nel fogliame: le orecchie sporgevano un po‘ fuori. Mentre il gatto si guardava attorno, il cinghiale mosse le orecchie: il gatto, credendo che si trattasse di un sorcio, vi si buttò sopra azzannandole per bene. Allora il cinghiale saltò su strepitando e fuggì gridando: -Là, sull’albero c’è il colpevole!-. Il cane e il gatto alzarono gli occhi e scorsero il lupo che si vergognò di avere avuto tanta paura e accettò di fare la pace con il cane.

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Contesto

Interpretazioni

Linguistica

„Il vecchio Sultano“ è una delle fiabe dei Fratelli Grimm, che esplora temi come la lealtà, l’inganno e la riconoscenza. La storia si concentra su Sultano, un cane anziano che, non essendo più utile al suo padrone, rischia di essere eliminato. Tuttavia, grazie all’aiuto astuto del suo amico lupo, Sultano riesce a dimostrare il suo valore, salvando apparentemente il figlio del contadino da un rapimento orchestrato dal lupo stesso.

Il contadino, riconoscente, decide di prendersi cura del cane per il resto della sua vita. In seguito, il lupo cerca di sfruttare la situazione per ottenere un beneficio personale, chiedendo a Sultano di chiudere un occhio mentre ruba una pecora. Sultano, fedele al suo padrone, rifiuta e avverte il contadino, che riesce a cacciare il lupo. Arrabbiato, il lupo invita il cane a un confronto nel bosco, ma alla fine entrambi fanno pace grazie a un fraintendimento che coinvolge un gatto zoppo.

La fiaba riflette l’importanza della fedeltà e della gratitudine, mostrando anche le conseguenze di piani e inganni, oltre a come la paura e i fraintendimenti possano portare a risoluzioni inaspettate.

„Il vecchio Sultano“ dei Fratelli Grimm è una fiaba che affronta temi come la lealtà, l’amicizia e la moralità. Attraverso la storia del cane Sultano, ormai vecchio e inutile agli occhi del suo padrone, si esplorano diverse interpretazioni e implicazioni.

Lealtà e Gratitudine: Nonostante il suo padrone decida di sbarazzarsi di lui, Sultano rimane fedele. La sua lealtà viene premiata quando, grazie a uno stratagemma, riesce a dimostrare il suo valore salvando il figlio del contadino. Questa parte della storia sottolinea l’importanza della riconoscenza e di come essa possa essere riattivata attraverso dimostrazioni di valore e devozione.

Amicizia e Manipolazione: Il rapporto tra Sultano e il lupo rappresenta un’amicizia complessa. Sebbene il lupo aiuti Sultano a guadagnarsi la salvezza, le sue intenzioni non sono completamente disinteressate, evidenziando come a volte anche le relazioni amichevoli possano nascondere interessi personali.

Moralità e Tentazione: Quando il lupo cerca di corrompere Sultano suggerendogli di rubare una pecora, il cane rimane fedele al padrone, rifiutando l’offerta. Questo illustra il tema della tentazione e la forza morale necessaria per rimanere fedeli ai propri principi.

Rispetto e Paura: La parte finale, dove il lupo e il cinghiale fraintendono le intenzioni del gatto e del cane, offre un esempio di come la paura e i fraintendimenti possano influenzare le decisioni e le reazioni. La pace tra il lupo e il cane viene accettata solo dopo che entrambe le parti hanno riconosciuto e affrontato le loro insicurezze.

Riscatto e Perdono: La storia si conclude con il lupo che accetta la pace e si sente in imbarazzo per la sua paura. Questo passaggio non solo risolve i conflitti, ma mostra anche come il riconoscimento delle proprie paure e difetti possa portare a una riconciliazione e un rinnovamento delle relazioni.

In sintesi, „Il vecchio Sultano“ offre una visione delle dinamiche complesse tra lealtà, amicizia, tentazione e riconciliazione, trasmettendo lezioni morali che vanno oltre la superficie narrativa della fiaba.

L’analisi linguistica della fiaba „Il vecchio Sultano“ dei Fratelli Grimm offre diversi spunti di riflessione sul suo contenuto e sul suo stile narrativo.

Ecco alcuni elementi chiave da considerare

Struttura narrativa: La struttura della fiaba è lineare e segue uno schema classico, con un’introduzione della situazione iniziale, lo sviluppo di un conflitto, e la risoluzione finale. Il protagonista, Sultano, passa attraverso un arco narrativo che lo porta dall’essere in pericolo di vita a risolvere il conflitto con l’aiuto del lupo e a raggiungere una risoluzione che ristabilisce l’ordine.

Personaggi: I personaggi sono tipici delle fiabe dei Grimm, rappresentando archetipi: il cane fedele (Sultano), il lupo astuto e opportunista, il contadino rappresenta l’ingratitudine umana, mentre la moglie del contadino incarna la compassione. Anche altri animali come il cinghiale e il gatto aggiungono dinamiche interessanti e un tocco di umorismo.

Temi

Fedeltà e gratitudine: Il tema centrale è la fedeltà del cane Sultano verso il suo padrone, nonostante questi sia pronto a sbarazzarsene. Attraverso il riscatto, il valore della lealtà viene sottolineato come fondamentale.
Astuzia e inganno: Viene esplorata anche l’astuzia tramite il piano del lupo, che però viene vanificato dalla lealtà di Sultano verso il padrone.
Paura e malintesi: La parte conclusiva della fiaba, che coinvolge il malinteso tra il gatto e gli altri animali, introduce l’idea che i malintesi possano condurre a situazioni comiche e paradossali.

Linguaggio: Il linguaggio è semplice e diretto, tipico delle fiabe tradizionali. Usa dialoghi chiari per rivelare le intenzioni e le personalità dei personaggi. Le descrizioni sono minimali, lasciando spazio all’immaginazione del lettore.

Morale: Come molte fiabe dei Fratelli Grimm, „Il vecchio Sultano“ incorpora una lezione morale, enfatizzando l’importanza della fedeltà e la ricompensa che essa può portare. Inoltre, sottolinea l’idea che le buone azioni possono portare a riconoscimento e gratitudine, ma anche che la sfiducia e l’inganno possono avere conseguenze impreviste.

In conclusione, „Il vecchio Sultano“ è una fiaba che combina insegnamenti morali con elementi di suspense e commedia, offrendo un racconto che trasmette valori tradizionali attraverso personaggi animali emblematici.


Informazioni per analisi scientifiche

Indicatore
Valore
NumeroKHM 48
Aarne-Thompson-Uther IndiceATU Typ 101
TraduzioniDE, EN, DA, ES, FR, PT, IT, JA, NL, PL, RU, TR, VI, ZH
Indice di leggibilità di Björnsson42.4
Flesch-Reading-Ease Indice29.1
Flesch–Kincaid Grade-Level12
Gunning Fog Indice17.9
Coleman–Liau Indice10.5
SMOG Indice12
Indice di leggibilità automatizzato9.4
Numero di caratteri4.005
Numero di lettere3.160
Numero di frasi36
Conteggio parole707
Parole medie per frase19,64
Parole con più di 6 lettere161
Percentuale di parole lunghe22.8%
Sillabe totali1.319
Sillabe medie per parola1,87
Parole con tre sillabe184
Parole di percentuale con tre sillabe26%
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