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I tre fratelli
I tre fratelli Märchen

I tre fratelli - Fiaba dei Fratelli Grimm

Tempo di lettura per bambini: 5 min

C’era una volta un uomo che aveva tre figli e non possedeva altri beni che la casa in cui abitava. Ognuno dei figli avrebbe voluto avere la casa alla sua morte, ma egli li amava tutti allo stesso modo e non sapeva come fare per non fare torto a nessuno; venderla non voleva perché‚ era la casa dei suoi padri: altrimenti avrebbe diviso il denaro fra di loro. Finalmente gli venne un’idea e disse ai figli: -Andate in giro per il mondo e mettetevi alla prova; ognuno di voi impari un mestiere e, quando tornerete, chi farà il miglior capolavoro avrà la casa-. I figli furono d’accordo; e il maggiore volle fare il maniscalco, il secondo il barbiere e il terzo il maestro di scherma. Stabilirono quando sarebbero tornati tutti a casa e se ne andarono. Il caso volle che tutti e tre trovassero ottimi maestri, presso i quali impararono proprio bene. Il maniscalco doveva ferrare i cavalli del re e pensava: „Sicuramente avrai la casa.“ Il barbiere radeva solamente dei gran signori e pensava anche lui che la casa sarebbe stata sua. Il maestro di scherma si buscò parecchi colpi, ma stringeva i denti senza perdersi d’animo, perché‚ pensava: „Se hai paura di un fendente, non avrai mai la casa.“ Quando fu trascorso il tempo stabilito, ritornarono tutti e tre a casa; ma, non sapendo trovare l’occasione più propizia per dare prova della loro arte, si riunirono e tennero consiglio. Mentre se ne stavano là seduti, arrivò all’improvviso una lepre di corsa attraverso il campo. -Ehi!- disse il barbiere -viene giusto a proposito!- Prese la catinella e il sapone, agitò la schiuma finché‚ la lepre fu ben vicina, poi di corsa l’insaponò e le fece una barbetta a punta, senza tagliarla per nulla n‚ torcere un pelo. -Mi piace!- disse il padre -se gli altri non fanno qualcosa di speciale, la casa è tua.- Poco dopo, arrivò un signore in carrozza, e il cavallo andava di gran carriera. -Adesso state a vedere, babbo, che cosa sono capace di fare- disse il maniscalco; corse dietro alla carrozza, tolse i quattro ferri al cavallo, mentre continuava a galoppare, e gliene mise quattro nuovi. -Sei in gamba- disse il padre -sai fare bene il tuo mestiere come tuo fratello; non so a chi devo dare la casa.

I tre fratelli FiabaImmagine: Paul Hey (1867 – 1952)

– Allora il terzo figlio disse: -Babbo, lasciate che provi anch’io- e, siccome incominciava a piovere, sguainò la spada e la brandì menando colpi di traverso sopra la sua testa, in modo da non prendersi nemmeno una goccia; e quando la pioggia si fece più fitta e finì con lo scrosciare come se la rovesciassero a secchiate dal cielo, egli brandì la spada sempre più in fretta e rimase asciutto come se fosse al coperto. Al vederlo, il padre rimase di stucco e disse: -Tu hai fatto il miglior capolavoro, la casa è tua-. Gli altri due fratelli si accontentarono, come avevano promesso; e poiché‚ si volevano molto bene, rimasero tutti e tre insieme nella casa, esercitando il loro mestiere; e lo conoscevano così a fondo, abili com’erano, che guadagnarono molto denaro. Così vissero felici insieme fino a tarda età e, quando uno di loro si ammalò e morì, gli altri due ne furono tanto addolorati che si ammalarono e morirono anch’essi. Allora, poiché‚ erano stati così abili e si erano voluti tanto bene, furono sepolti insieme nella stessa tomba.

I tre fratelli Fiaba
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Contesto

Interpretazioni

Linguistica

„I tre fratelli“ è una fiaba dei Fratelli Grimm che racconta la storia di un uomo con tre figli e un’unica proprietà: la sua casa. Non volendo creare dissapori tra i suoi figli, decide di assegnare la casa a colui che, viaggiando per il mondo e imparando un mestiere, dimostrerà di aver creato il capolavoro migliore.

I tre fratelli accettano la sfida e scelgono mestieri diversi: il maggiore diventa un maniscalco, il secondo un barbiere, e il più giovane un maestro di scherma. Dopo aver appreso il loro mestiere da maestri eccellenti, ritornano a casa e dimostrano le loro abilità. Il barbiere rade una lepre in corsa senza farle del male, il maniscalco riesce a sostituire i ferri di un cavallo al galoppo, e il maestro di scherma si protegge dalla pioggia con la spada senza bagnarsi.

Il padre, stupito dalle abilità del figlio più giovane, decide di assegnare a lui la casa. Tuttavia, i fratelli, legati da un profondo affetto, decidono di vivere insieme e continuano a esercitare i loro mestieri con grande successo. Alla fine, vivono felicemente insieme fino a quando le malattie e la morte li raggiungono, e sono sepolti insieme a testimonianza del loro amore fraterno e delle loro straordinarie capacità.

La fiaba „I tre fratelli“ dei Fratelli Grimm racconta la storia di un padre e dei suoi tre figli, tutti desiderosi di ereditare la casa di famiglia. Invece di scegliere arbitrariamente, il padre propone una sfida: i figli dovranno viaggiare per il mondo, imparare un mestiere e dimostrare chi tra loro ha acquisito la maggiore abilità.

Ognuno dei tre fratelli si avventura quindi in un percorso di apprendimento: il primo diventa maniscalco, il secondo barbiere e il terzo un maestro di scherma. Dopo aver completato il loro apprendistato e dimostrato la loro maestria in sfide uniche – insaponare una lepre in corsa, ferrare un cavallo al galoppo e proteggersi dalla pioggia con la spada – il padre è inizialmente indeciso, impressionato dall’abilità di tutti. Tuttavia, è l’abilità del maestro di scherma a stupirlo maggiormente, e così decide di assegnargli la casa.

Nonostante la decisione, i fratelli mantengono una relazione affettuosa e decidono di vivere insieme, esercitando i loro mestieri. La storia si conclude con la loro morte, avvenuta uno dopo l’altro a causa del dolore per la perdita dei fratelli. Vengono sepolti insieme, un simbolo della loro unione e delle loro conquiste.

Questa storia sottolinea l’importanza dell’abilità, della lealtà e dell’amore fraterno, mostrando come la competizione possa coesistere con la collaborazione e l’affetto familiare.

L’analisi linguistica di una fiaba come „I tre fratelli“ dei Fratelli Grimm può rivelare vari aspetti interessanti sotto diversi profili, quali la struttura narrativa, l’uso del linguaggio e i temi principali.

Ecco alcuni punti da considerare

Introduzione: La storia inizia con la classica formula „C’era una volta“, tipica delle fiabe, che introduce un contesto familiare e un dilemma da risolvere: l’eredità della casa di famiglia.
Sviluppo: I tre fratelli, per guadagnarsi la casa, devono dimostrare le loro abilità. Si allontanano per imparare un mestiere, seguendo una struttura di viaggio e apprendimento.
Climax: Ognuno dei fratelli dimostra la propria abilità in modo spettacolare, competendo per il premio promesso.
Risoluzione: Il padre decide a chi assegnare la casa, ma i fratelli scelgono di rimanere uniti, mostrando il trionfo dell’amore e della fraternità sui beni materiali.
Conclusione: La storia si chiude con la classica felicità eterna, seguita da una morte comune che sottolinea il forte legame tra i fratelli.

Uso del linguaggio

Semplicità e chiarezza: Il linguaggio della fiaba è semplice e diretto, accessibile a lettori di tutte le età. L’uso della terza persona rende la narrazione universale.
Ripetizioni: Il ripetersi di strutture simili (ad esempio, le prove dei fratelli) aiuta i lettori a memorizzare e comprendere la storia.
Dialoghi minimi: I dialoghi sono brevi e servono principalmente a illustrare le azioni e le decisioni cruciali dei personaggi.

Temi principali

Competizione e abilità: La fiaba mette in luce l’importanza della competenza e dell’artigianato, con l’acquisizione di abilità specifiche che diventano simbolo di identità e valore personale.
Amore fraterno: Nonostante la competizione, il legame affettivo tra i fratelli rimane il valore più importante, superando l’attaccamento ai beni materiali.
Prove e merito: Come in molte fiabe, il superamento di prove è fondamentale per ottenere un premio, a simboleggiare l’idea che il successo debba essere guadagnato attraverso l’impegno.

Elementi simbolici

La casa: Simbolo di eredità e continuità familiare, è anche motivo di conflitto risolto attraverso la cooperazione fraterna.
Professioni scelte dai fratelli: Riflettono abilità che richiedono destrezza e precisione, simboliche dell’ingegno umano.

L’analisi linguistica e tematica di questa fiaba evidenzia come i Fratelli Grimm siano riusciti a creare racconti che, seppur semplici, contengono profondi insegnamenti morali e sociali, resi attraverso un linguaggio chiaro e immediato.


Informazioni per analisi scientifiche

Indicatore
Valore
NumeroKHM 124
Aarne-Thompson-Uther IndiceATU Typ 654
TraduzioniDE, EN, DA, ES, FR, PT, HU, IT, JA, NL, PL, RO, RU, TR, VI, ZH
Indice di leggibilità di Björnsson44.6
Flesch-Reading-Ease Indice19.5
Flesch–Kincaid Grade-Level12
Gunning Fog Indice18.8
Coleman–Liau Indice10.9
SMOG Indice12
Indice di leggibilità automatizzato11.7
Numero di caratteri3.244
Numero di lettere2.559
Numero di frasi24
Conteggio parole564
Parole medie per frase23,50
Parole con più di 6 lettere119
Percentuale di parole lunghe21.1%
Sillabe totali1.090
Sillabe medie per parola1,93
Parole con tre sillabe134
Parole di percentuale con tre sillabe23.8%
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